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La giornata nazionale contro il bullismo ed il cyberbullismo, quest’anno ricorre il 7 febbraio 2021, le classi della Scuola Secondaria di I° grado “ Teodoro Bonati”, 2 A, 2 B, 2 F, 3 B, 3 D, 3 E,  hanno aderito sabato 6 febbraio 2021, dalle ore 10 alle ore 12,  ad un’interessante iniziativa proposta dalla Questura di Ferrara e dalla Croce Rossa  Italiana, un incontro in video collegamento con gli studenti, dal titolo “NO  AL BULLISMO E AL CYBERBULLISMO”.

L’attività, inserita nel progetto d’Istituto “Insieme per dire… Stop Bullying”, è stata accolta con entusiasmo dai docenti, che hanno acconsentito alla partecipazione delle rispettive classi, con l’intento di procedere in un lavoro di sensibilizzazione dei ragazzi sulla prevenzione di fenomeni legati al bullismo e cyberbullismo purtroppo già noti, oltre ad avvicinarli al tema della legalità.

La videoconferenza si è aperta con l’intervento del Questore Capocasa, che ha ricordato ai ragazzi, l’importanza di chiedere aiuto e supporto agli adulti di riferimento, oltre alla necessità di far valere la forza della solidarietà e dell’amicizia. L’operatore Cantavenera ha fornito suggerimenti preziosi sul “come” chiedere aiuto.

Gli studenti sono rimasti particolarmente colpiti ed emozionati dalla visione del filmato sulla storia di Carolina Picchio, la ragazzina novarese di 14 anni vittima di cyberbullismo, suicida a causa della diffusione in rete di video e foto imbarazzanti da parte di coetanei.

A tal proposito, è intervenuto  il Dottor Paltrinieri della Polizia Postale, ricordando ai ragazzi i rischi che si corrono in rete e l’ importanza di  ponderare prima di pubblicare qualsiasi contenuto. La riflessione è stata dunque incentrata su quanto “potere” abbiano i social nell’amplificare qualsiasi argomento pubblicato, frase o foto che sia e le conseguenze che ne possono derivare.

Molti studenti sono intervenuti ponendo domande e hanno elaborato appunti e considerazioni personali, che si riportano in breve:

A.B. ...il web può essere una "giungla", colma di incognite e persone sempre pronte ad approfittare di ogni nostro singolo errore. Oggi ho imparato che è necessario essere sempre davvero prudenti, pensare a ciò che si fa più e più volte perché, purtroppo, ogni passo falso potrebbe rovinarci la vita...

C.P. ... secondo me si può restare sui social, sono il nostro tempo, i nostri strumenti ma è necessario che le persone siano mature, conoscano i rischi che si possono correre e soprattutto che non manchino di avere una vita di relazioni reali, le uniche che contano davvero...

- Ho avuto delle informazioni su come reagire se vedo o se subisco atti di bullismo. E soprattutto ho capito che non bisogna aver paura di denunciare chi ti fa del male.

Dalle informazioni raccolte dai docenti è emerso che l’incontro è stato molto gradito e apprezzato dai ragazzi, che hanno rilevato interesse, desiderio di ascoltare i contenuti del dibattito e di essere guidati; sono apparsi empatici nei confronti delle “vittime” e sollevati, nel constatare che non sono soli ma intorno a loro è presente una comunità educante disposta al dialogo e a fare da “scudo”.

 

La docente referente del progetto “Insieme per dire…Stop bullying”

Sandra Benedusi

 

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