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albero di Piero 20 12 16

"L'albero di Piero..." è la quercia, considerata simbolo di durata nel tempo, di vita lunga, prosperità, dignità, maestosità, e soprattutto forza e determinazione. Questi i valori col quale Piero Breveglieri affrontava la vita, nonostante le difficoltà. I ringraziamenti vanno all'associazione "Chi gioca alzi la mano" per la donazione della quercia che dal 20 dicembre 2016 giace nel giardino della nuova Scuola Primaria di Bondeno. Un affettuoso grazie va alla sorella di Piero, Giulia, che ha donato alla scuola i libri con i racconti di Piero, alcuni dei quali sono stati letti dagli alunni alla cerimonia del 20 dicembre. Un' immensa gratitudine va rivolta ai genitori di Piero, alle nonne, alle zie, a alle persone presenti che conoscevano Piero e che hanno voluto condividere questo momento emozionante con gli alunni e con la famiglia; essi hanno contribuito a rendere speciale ed immortale l'albero di Piero.

Si riporta una lettera di un'alunna della scuola Secondaria I°, la quale ha letto alcuni frasi alla cerimonia. La ragazza insieme ai suoi compagni hanno avuto la fortuna ed il piacere di conoscere Piero in un progetto lanciato l'anno scorso scolastico e di cui la scuola ne fa tesoro per proseguire negli anni scolastici avvenire,dal nome "Insieme è più facile". 

CARO PIERO…

Non sempre la vita è rosa e fiori. La maggior parte delle volte pone davanti al nostro cammino molti ostacoli e spetta a noi, a quel punto, scegliere se oltrepassarli o fermarci. Tutti prima o poi dobbiamo fare questa scelta. Ci sono persone che la devono fare prima di altre e sono proprio queste persone le più forti. Quelle persone davanti alle quali la vita ha posto ostacoli difficili da oltrepassare, per metterli alla prova. Piero era una di queste persone; ma non una di quelle persone che decidono di fermarsi, Piero invece non solo sorpassava un ostacolo, lo saltava. Fin da subito questo si era visto in quest’umo che non si fermava davanti a niente. La sua era una di quelle difficoltà che non tutti possono o hanno la caparbietà di superare. Ciò nonostante lui non si è fermato. Certo, si trovava in una condizione che nel tempo è peggiorata sempre di più e che lo ha portato a una quasi completa staticità. Dico quasi completa perché Piero, al contrario, si è sempre mosso molto dal suo punto di vista. Ha fatto grandi cose dalle quali tutti noi dobbiamo prendere esempio. È stato sostenuto da persone che gli volevano bene. Proprio dal bene che lui riceveva, ne ha donato anche a chi ne aveva più bisogno di tutti. Ed era questa la più grande qualità che aveva: la gentilezza. Purtroppo la gentilezza non sempre è abbastanza. Questo però non ha mai fermato Piero, né la sua voglia di aiutare il prossimo che gli arrivava dal cuore, un cuore grande, molto grande, come una quercia. L’albero che più lo rispecchia perché, anche se all’inizio sembra un comune e piccolo albero come tutti gli altri, poi crescerà e vivrà nel tempo, come persisterà il ricordo di Piero in tutti coloro che lo conoscevano.

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